La NASA conferma che la cometa interstellare 3I/ATLAS è naturale, respinge le teorie aliene

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La NASA ha rilasciato nuove immagini della cometa interstellare 3I/ATLAS, affermando definitivamente che l’oggetto è una cometa naturale e non un’astronave aliena, come alcuni ipotizzavano. L’agenzia ha affrontato le voci persistenti durante un evento in live streaming il 19 novembre, sottolineando che tutte le prove supportano la sua classificazione come una cometa proveniente dall’esterno del nostro sistema solare.

La Cometa e le teorie del complotto

Il visitatore interstellare, scoperto a giugno, ha rapidamente guadagnato notorietà non solo per le sue origini ma anche per aver alimentato teorie cospirative sulla sua vera natura. Il silenzio della NASA durante il recente shutdown del governo degli Stati Uniti (dal 1 ottobre al 12 novembre) – in coincidenza con l’avvicinamento più vicino della cometa al sole – ha solo intensificato la speculazione secondo cui l’agenzia stava nascondendo informazioni. L’amministratore associato Amit Kshatriya ha affrontato direttamente questo argomento, affermando: “Questo oggetto è una cometa… Sembra e si comporta come una cometa… e tutte le prove indicano che si tratta di una cometa.

Perché è importante: uno sguardo raro al lontano passato

L’interesse per 3I/ATLAS non riguarda solo lo sfatamento dei miti; si tratta del significato scientifico di studiare solo la terza cometa interstellare mai registrata. La cometa potrebbe essere tra le più antiche esistenti – potenzialmente miliardi di anni più vecchia del nostro sole, rendendola una finestra unica sull’universo primordiale. Questo è fondamentale perché tali oggetti possono fornire indizi sulla formazione di altri sistemi solari e sulle condizioni che esistevano prima del nostro.

Immagini da tutto il sistema solare

Le nuove immagini provengono da una serie di strumenti, tra cui il Mars Reconnaissance Orbiter (HiRISE) della NASA, che ha catturato scatti ravvicinati mentre la cometa passava su Marte all’inizio di ottobre. Anche l’orbiter Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN) ha raccolto dati ultravioletti, aiutando a comprendere la composizione della cometa. Ulteriori osservazioni sono state effettuate da sonde per il monitoraggio del sole come STEREO e dalle navicelle spaziali Psyche e Lucy, fornendo dettagli sulla coda della cometa. Sebbene queste immagini siano state recentemente elaborate, gli studi preliminari suggeriscono una struttura naturale, cometaria.

Età e origine della cometa

I ricercatori stimano che 3I/ATLAS abbia viaggiato attraverso lo spazio interstellare per miliardi di anni, muovendosi a una velocità tre volte superiore a quella media delle stelle attorno al centro della Via Lattea. Ciò suggerisce che abbia avuto origine in un sistema solare molto più antico del nostro, forse addirittura anteriore alla formazione della Terra e del Sole. Tom Statler, scienziato capo della NASA per i piccoli corpi, ha spiegato: “La probabilità è che provenga da un sistema solare più antico del nostro sistema solare… una finestra sul profondo passato”.

L’età estrema della cometa la rende un’opportunità potenzialmente senza precedenti per studiare le condizioni dell’universo primordiale.

Le nuove scoperte rafforzano le origini naturali della cometa, anche se l’esatto sistema stellare rimane sconosciuto. 3I/ATLAS offre una rara opportunità di conoscere altri sistemi solari e le condizioni che esistevano prima del nostro, rendendolo un oggetto di intenso interesse scientifico.